Perché i Santarosa al Gala della Stampa del Festival?
L’omaggio è rivolto a un premiato. Scopri a chi e cosa è successo.
di Tiziana Pavone
Sanremo. Il Gala è iniziato con un omaggio ad un grande autore e compositore italiano: Claudio Daiano. Di lui possiamo ricordare brani cantati dai Dik Dik, L ́Isola di Wight, Il Volto della vita, di Caterina Caselli, Quelli erano giorni, di Gigliola Cinguetti, Un pugno di sabbia dei Nomadi e non ultima Sei Bellissima di Loredana Berté.
Un paroliere eccezionale, Daiano: il desiderio degli organizzatori era di consegnargli il Premio DietroLeQuinte di persona, ma lui non è venuto per via della sua depressione, legata al distacco dal mondo della musica: una decisione presa e probabilmente sofferta, quando ha dichiarato di non volerne più fare parte. Ma come poter dimenticare i suoi tanti successi nella canzone italiana?
Si è pensato così di dedicargli l ́apertura di serata con il brano che tutti conosciamo: Sei Bellissima (scartato dalla serata delle Cover da Amadeus), in una versione del tutto originale, con testo recitato dall ́autore e cantata dal complesso I Santarosa, vincitori del Sanremo Giovani 1989. Sarebbe stato lui, il destinatario del Premio alla Carriera. Per la prima volta nella storia del Gala, questo premio invece, non è stato consegnato.
Sul palco, durante l’esibizione dei Santarosa, la coreografia e il balletto sono stati curati da Guendalina Ghironi e Agostino Giordano. Di loro parliamo qui
Uno dei tanti brani scartati quest’anno da Amadeus, lo abbiamo potuto ascoltare al Gala, in anteprima, scelto perché si tratta di un testo di grande attualitá sociale che tocca l ́argomento della violenza contro le donne; un brano che il Direttore Artistico ha ritenuto di presentare colpito dall ́intensitá emotiva del testo che avrebbe meritato il palco dell ́Ariston. I Santarosa, hanno terminato cantando così il loro brano inedito, dal significativo titolo Il Libro Violento della Vita, di Claudio Daiano.