Paola Ferrulli: “Cos´é che non va”. Niente, anzi tutto va per il verso giusto!

di Ilio Masprone

ALTAMURA. Tra le accoglienti mura di casa sua nel centro di Altamura, attorniata dall’amore della mamma, dei fratelli e soprattutto da papá Sante, Paola Ferrulli, in arte Paola Effe, festeggia la sua laurea di primo livello in Canto Jazz conseguita al Duni di Matera, pur restando ancorata alle sonoritá del canto Pop. Tra i complimenti per il raggiunto 110 e lode ne è arrivato uno davvero speciale, da un altro amante del jazz e vediamo perché. Paola sta consolidando l’ingresso nella squadra di Achille Lauro: ha infatti firmato con l´etichetta Elektra Records/Warner Music Italia, licenziando cosí il suo ultimo singolo “Che cos’è che non va” (produzione di Biggie Paul & Murphy e direzione di Danti) che, va riconosciuto, sta spopolando sui Social con visualizzazioni da capogiro. Fin qui, dunque, tutto bene? Certo che sì, ma bisogna pensare al futuro. E Paola (che conosciamo da oltre 10 anni) vuole ad ogni costo lavorare ponendosi degli obiettivi ben precisi, nonostante il periodo non sia tra i piú favorevoli, causa Covid che ci costringe in casa. Lei comunque non si é mai fermata: la sua immagine, i suoi brani, che compone in casa, con tanto di attrezzatura anche per i videoclip, si possono vedere, ascoltare e scaricare su Youtube e Spotify. Ed é una gioia grande ascoltarla e vederla perché, oltretutto, é una ragazza piena di grande fascino latino, con un carattere forte che sa bene quello che vuole e dove vuole arrivare. Dove la porterá Achille Lauro, direttore artistico dell’etichetta, non é dato a sapere. Tuttavia una cosa é certa: che in quella sua equipe Paola potrebbe avere un ruolo importante. Anche perché siamo molto convinti che Achille Lauro, contrariamente all’etichetta di fenomeno che gli si attribuisce liquidando con troppa superficialità un artista destinato a durare, col tempo si trasformerá per sorprendere il suo pubblico che nel frattempo crescerà di etá. Achille potrebbe subire un’evoluzione tale da farsi accompagnare anche da altre voci, come quella di Effe. Un’operazione creativa che la porterebbe molto in alto nel panorama delle cantanti italiane con alta probabilità di raggiungere anche l’estero, vedi Laura Pausini. Ce ne occupiamo anche noi (cosa che capita di rado) per vari motivi e perché la nostra esperienza diretta nel Festival di Sanremo (come direttore del quotidiano Festivalnews da 32 anni), ci dice che é molto raro vedere una giovane protagonista dopo dieci anni di esperienze varie, intestardirsi nel voler continuare con determinazione. Ma questa forse é la volta buona, quindi lei merita tutta la nostra attenzione, il nostro grande affetto e vogliamo rivederla sul palco del Teatro Ariston dove artisticamente é nata nella trasmissione di Rai1 Ti lascio una Canzone, condotta da Antonella Clerici. Per cui forza Paola: noi per te ci saremo sempre e comunque. Ad maiora.