Obiettivo Festival. Riapre il palco del Casino per la sfida di 20 Giovani Talenti giovedì 17 a porte chiuse.

Il palco del teatro del Casino di Sanremo, chiuso causa Covid, riapre per due giorni e diventa un set televisivo come tanti. Senza pubblico e con uno staff minimo di addetti ai lavori. Gli alberghi sono chiusi. Per convenzione tra Rai e Comune, il set si deve fare. Possibile che durante la pandemia i contratti non siano ritrattabili?

 di Illy Masper

SANREMO. Mentre si insiste per realizzare il 71° Festival della Canzone dal 2 al 6 marzo prossimo (ma non è ancora detto), è invece imminente un primo appuntamento musicale fissato per giovedì 17 prossimo. E’ una diretta dal Teatro del Casino della città dei fiori, teatro che viene riaperto solo per l’occasione del Sanremo Giovani di Rai Uno, per poi tornare a chiudersi.

Un appuntamento alquanto rischioso, tanto che c’è da chiedersi se ne valga la pena, visto il momento sanitario ancora troppo incerto: quindi perché rischiare e poi per cosa? Per dare qualche briciola e insignificante boccata d’ossigeno alla città di Sanremo, nonostante la maggior parte degli alberghi siano chiusi? Per favorire ristoranti, bar e ritrovi che sono costretti a chiudere alle ore 18? Per compromettere la presenza dei pochi addetti ai lavori e degli artisti che arriveranno da Roma e che saranno costretti a sottoporsi ad un continuo tampone stando lontani uno dall’altro per non rischiare contagi? Per vedere un teatro da 400 posti vuoto che diventerà, in quest’occasione, solo un semplice studio televisivo?

Insomma tutte queste difficoltà potrebbero costare molto care, ma potevano essere anche evitate e Amadeus (nella foto con moglie e figlioletto a passeggio per le vie di Roma) avrebbe potuto concludere questa seconda parte dedicata ai Giovani Talenti direttamente da Roma (come del resto ha fatto per le cinque puntate delle settimane passate). Mamma Rai avrebbe risparmiato un bel pò di quattrini e tante, tante incertezze.

E’ vero che queste riprese fanno parte della Convenzione che esiste tra Comune ed Ente televisivo, ma il momento drammatico che stiamo vivendo tutti poteva far superare questi accordi. Siamo altresì certi che Rai, Comune e Casa da gioco, avrebbero potuto trovare un accordo futuro, magari aprendo a qualche nuova iniziativa che anticipi il programma del Festival.

Oltretutto, le trasmissioni televisive legate ai soli Giovani Talenti non hanno mai, purtroppo, un’audience così interessante; quindi perché azzardare una ricaduta e rischiare anche in termini di nuovi contagi?

Un esempio di amara solitudine l’abbiamo vissuta nei giorni scorsi, con l’apertura della Stagione Lirica al Teatro alla Scala, in diretta su Rai 1 con platea e palchi vuoti.

Immaginiamoci un Teatro Ariston a marzo, alla stessa stregua, senza azzardare paragoni con il fascino del teatro più famoso del mondo della Milano da bere: ci mancherebbe altro! Anche se Sanremo è sempre Sanremo!