MICHELE AFFIDATO REALIZZA IL PREMIO “IL MINATORE D’ORO”, CONFERITO A GUIDO PARISI

A Motta San Giovanni premiato il Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco per ricordare i minatori mottesi

di Tiziana Pavone 


È stata una cerimonia intensa quella che si è svolta a Motta San Giovanni, il 29 marzo scorso, dove ha avuto luogo la decima edizione del premio “Il Minatore d’Oro”. Istituito dall’Amministrazione del Comune reggino, questo riconoscimento è stato pensato per mantenere sempre viva la memoria dei quasi quattrocento cittadini mottesi morti, perché, emigrando per lavorare nelle miniere di tutto il mondo, hanno contratto la silicosi. “Il Minatore d’oro”, è notoriamente destinato a quelle figure che si sono nel tempo distinte ed hanno raggiunto notevoli risultati nel mondo del lavoro, della cultura, della medicina, della ricerca e del sociale. Per la realizzazione del premio, è stato incaricato il maestro orafo Michele Affidato. L’opera consiste in un bassorilievo in argento dipinto con smalti, raffigurante due scene di lavoro all’interno delle miniere, dove i minatori sono curvi nel loro sforzo quotidiano. Il minatore, all’interno della comunità mottese, rappresenta una presenza tangibile e da sempre è portatore di valori quali l’umiltà, la laboriosità, l’orgoglio, la voglia di riscatto, ma soprattutto è l’incarnazione del sacrificio. Proprio per queste qualità, quest’anno a ricevere il riconoscimento è stato il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, i cui uomini affrontano ogni giorno la morte a viso aperto. Alla cerimonia, tenutasi in Piazza della Municipalità, erano presenti, le tante autorità civili, militari e religiose.

Il Primo cittadino Giovanni Verduci, assieme al Prefetto di Reggio Calabria, Dott. Massimo Mariani hanno consegnato il bassorilievo al Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Guido Parisi. Durante la premiazione sono stati anche ricordati dall’Amministrazione comunale, attraverso un riconoscimento speciale alla memoria, Nino Candido, giovane vigile del fuoco di Reggio Calabria ucciso dallo scoppio doloso della cascina di Quargnento il 5 novembre 2019, Italo Falcomatà, docente, storico, politico e sindaco di Reggio Calabria dal 1993 al 2001 e Cesare Diano, Imprenditore, presidente di Confindustria Calabria ed amministratore comunale. “È stata una cerimonia carica di emozione, nel ricordo di chi ha dato e chi dà ogni giorno la vita per il bene del prossimo – commenta Michele Affidato – ringrazio il Signor Sindaco e l’Amministrazione comunale per l’incarico, che mi ha permesso di poter partecipare, attraverso la mia arte, a questo evento particolarmente toccante. Mi ha fatto piacere vedere che questa mia realizzazione, carica di significato, sia stata consegnata al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, i cui uomini, ogni giorno, mettono a rischio la propria vita per il bene di tutti”.