Liguria ferma per emergenza coronavirus: che fine farà SanremoCantaNapoli?

Di Redazione

SANEMO. Tutt’ora il Nord Italia, in prevalenza Lombardia e Veneto, è semi-bloccato per il coronavirus, ormai fortunatamente quasi debellata, ma la Liguria è ancora ferma e la città di Sanremo si muove poco, mentre il Comune dei fiori e della musica, lo stesso Assessorato al Turismo e la casa da gioco sono in grande sofferenza.

Sofferenti siamo anche noi, in attesa di decisioni che devono essere prese su piccoli e grandi eventi locali programmati per la prossima estate sanremese; che dovrebbero però essere sbloccati in breve tempo. Ma tutto è ancora rallentato. Tra questi eventi c’è anche l’edizione numero tre di SanremoCantaNapoli  (in teoria, prevista per fine settembre), il cui nuovo progetto si trova sulla scrivania del CDA del Casinò che lo sta discutendo, assieme ad altri, per poi prendere la propria decisione: dare il via alla manifestazione napoletana, procedendo con un primo indispensabile contributo economico, oppure abbandonarlo a se stesso.

Dopo averlo sostenuto nei due anni precedenti, rinunciare adesso sarebbe un vero peccato perché lo start up non è ancora concluso e per una manifestazione nuova ci vogliono almeno tre anni per vederne i risultati. Resta il fatto che indiscutibilmente bisogna, innanzitutto, crederci come aveva creduto fin dal primo momento il vecchio CDA della casa da gioco, comprendendo subito una cosa importante: che il napoletano in genere è un ottimo giocatore da tavoli verdi. E questa ragione aveva prevalso nella decisione finale, fermo restando che la città dovrebbe capire che questo rinato Festival Napoletano potrebbe diventare il secondo evento più importante,  ovviamente dopo il Festival della Canzone italiana.

Oltretutto, per quest’edizione sarebbero previsti ben 10 Big della canzone napoletana e non solo, e sono aperte le trattative con una rete televisiva nazionale, in quanto questa novità musicale partenopea è stata giudicata interessante, anche per la scelta del nome stesso. Noi siamo fiduciosi: auguriamoci lo siano anche il CDA e il Comune.