Eurovision Song Contest: esempio adattabile al Festival della Canzone Italiana per 20 regioni italiane?

La categoria Giovani interprete di quest’ipotesi, realizzabile con la volontà di Rai 1

di Tiziana Pavone

SANREMO. Nell’ultimo nostro servizio dell’altro ieri sul Festival della Canzone Italiana del prossimo febbraio, si ipotizzava l’idea di concepire l’evento sanremese numero 70 coinvolgendo tutte le venti regioni d’Italia. Volendo approfondire l’argomento, tutto sommato in Europa abbiamo un esempio eclatante sul quale, evidentemente, nemmeno i grandi soloni della Rai hanno mai riflettuto: perché non adattare l‘imminente Festival di Sanremo di febbraio all’Eurovision Song Contest che fa cantare un protagonista per ogni Paese?

Ovviamente ci stiamo riferendo alla sola categoria Giovani, quelli che la Rai parla di rilanciare, ma per i quali in realtà poi fa poco o nulla. In fondo l’Italia che canta è una realtà che coinvolge e interessa tutte le venti regioni e se Miss Italia (dopo 80 anni di storia) continua a festeggiare e a proclamare una ragazza per ogni italica regione, perché non fare altrettanto con la canzone italiana? Scovare venti protagonisti non sarà un grosso problema, ma se la Rai non può o non è interessata a realizzare quest’idea (perché non sarebbe sua), o non vuole farsi carico di organizzarla, dia “mandato” alla città di Sanremo la quale, se dimostrerà di essere in grado professionalmente di organizzarla, potrebbe realizzare in accordo con la Rai (almeno questo) uno Speciale Talent invitando tutte le regioni a far partecipare i rispettivi Giovani (con iscrizione gratuita naturalmente) che vogliono e che sappiano cantare.

E così finalmente si avrebbe un Festival della Canzone con una specifica e unica categoria, dedicata esclusivamente a loro, ai Giovani, che se la meritano davvero tutta. In questo modo si farebbe anche la felicità di molti addetti ai lavori: dalla discografia che smania per trovare nuovi cantanti e cantautori, alla città di Sanremo che troverebbe il modo di rinnovare quel concorso che si chiama Area Sanremo, fino a Rai Uno che, senza alcun sforzo, dimostrerebbe di dare finalmente una mano ai Giovani senza correre il rischio di farsi sempre criticare. Infine tutto il Paese e ogni regione sarebbe certamente orgogliosa di avere la possibilità di promuoversi durante la manifestazione musicale più popolare in Europa, dopo l’Eurovision Song Contest, naturalmente.

Quest’altra idea, decisamente brillante a nostro avviso, arriva da un personaggio che da trent’anni segue, insegue e descrive il Festival di Sanremo, dentro e dietro le quinte, senza tante storie e senza alcuna smania di voler apparire. Ma, nel caso, è pronto ad aggiungere altre novità su questo punto (nella foto, l’ultima edizione di Eurovision Song Contest nella quale c’era anche il nostro Mahmood con la canzone “Soldi”).