La ripresa economica del dopo coronavirus sarà pesante anche per il Ponente Ligure.

L’albergatore Piero Sattanino per primo prende un’interessante iniziativa.


Di Illy Masper


SANREMO. Prima o poi il “cancro coronavirus” cesserà di fare morti e danni ad un’economia in ginocchio da un paio di settimane. Nessuno può ancora dire quando si arriverà a mettere un punto fermo e a ricominciare, dopo questa guerra sanitaria, da cui l’Italia è stata coinvolta e distrutta — anche moralmente. C’è da chiedersi però se il Paese si stia, comunque, organizzando sul “dopo” e se pensi a come programmare il futuro, dal punto di vista della ripresa economica, anche e soprattutto sul versante turistico, per un’estate ormai alle porte. Ci penseranno Governo, Regioni coinvolte (tutte), Comuni delle località interessate?

Difficile pensarlo adesso, ma c’è qualcuno che vuole affrontare subito il discorso, con intelligenza e soprattutto con senso pratico. A smuovere le acque è un illuminato albergatore di Bordighera (per parlare solo del Ponente Ligure), convinto che potrebbe diventare un vero Crack economico, questo maledetto coronavirus, se non ci si muove fin da adesso. Il nostro manager è anche uno dei più internazionali, nonché prestigiosi, Sommelier locali (vedi foto): Piero Sattanino, un albergatore, appunto, ma anche ristoratore insieme al figlio Davide, i quali, preoccupati per la situazione attuale, hanno intenzione di proporre ai colleghi del Ponente di stilare un documento programmatico da sottoporre ai Sindaci del comprensorio e chiedere all’Assessore al Turismo della Regione, Gianni Berrino, di essere ricevuto per confrontarsi su un programma.

Un programma atto alla ripresa economico-turistica, con proposte sensate che mirino a convincere il turista italiano e straniero a ritornare presto: “Perché solo qui potrà trovare ciò che desidera, compreso un clima mite tutto l’anno. E per arrivare a questo avanziamo una serie di proposte che saranno esposte anche al Governatore Giovanni Toti, Presidente della Regione, che sappiamo essere molto sensibile a questi problemi. Però – chiarisce Piero Sattaninonon vogliamo perdere tempo, perché è l’unica cosa che manca”.