La Musica, antidoto importante in queste settimane di grande angoscia collettiva

Di Illy Masper

PONENTE. Nell’articolo di ieri la nostra giovane Ilaria Salerno parlava della Bellezza che potrebbe essere il faro che illuminerà la prossima estate. Oggi vorrei spostare l’attenzione invece sulla Musica, ideale antidoto in queste angoscianti settimane, in cui siamo tappati in casa a causa dell’emergenza di coronavirus. Balconi, terrazze e finestre italiane, e adesso anche straniere, continuano imperterrite a intrattenerci con la Musica, arrivando addirittura a stilare una classica che vede al primo posto l’Inno Italiano di Mameli.

Siamo diventati finalmente tutti patrioti? Ci stiamo accorgendo che questo Bel Paese è tra i migliori, almeno in Europa? Oppure ci affascina soltanto la bella Musica che noi italiani sappiamo esprimere durante queste brutte settimane? Un po’ tutte queste cose. Tuttavia mi piace pensare che proprio la Musica abbia da sempre un posto d’onore per noi, popolo di santi, poeti e navigatori, nostra panacea per quello che ci sta succedendo.

Gli stranieri ci stanno imitando in tutto, perché siamo stati i primi a cercare le soluzioni, forse con un po’ di ritardo, ma siamo anche i primi ad esserci arrivati. E adesso anche i primi ad aver preso l’iniziativa di cantare, di suonare, di farci sentire, un po’ per sconfiggere la paura, ma soprattutto per rimettere in piedi quel senso di allegria che solo noi sappiamo emanare. Che popolo straordinario siamo, anche se abbiamo le nostre pecche. Ma è proprio per questa ragioni che nei momenti tragici, sappiamo reagire con grande forza e volontà.

Gli stranieri, che continuano a copiarci con entusiasmo, prima ci tacciavano di “non saper rrispettare le regole”, come insinuava il New York Times. Ora i francesi sono i primi a dar vita a fughe di massa e gli americani a depredare i supermercati. Saranno gelosi di noi? Comunque copiano le nostre misure e i nostri rimedi, e questo ci fa un immenso piacere. Queste sono settimane nelle quali al cellulare siamo quasi tutti più disponibili, perché non si sa come passare il tempo, e allora anche io ho voluto sperimentare questa soluzione e, con successo, ho sentito alcuni veri amici, cantanti: Albano, Tony Renis, Arisa, Lucia Cassini, Mario Maglione, Franco Fasano, Katia Ricciarelli, Elisa Balbo, Iva Zanicchi, Maria Nazionale, I Jalisse, Silvia Mezzanotte, ai quali ho fatto a tutti la stessa domanda: è corretta la reazione di cantare e suonare sul balconi?Nemmeno a pensarlo: tutti, ma proprio tutti, erano assolutamente felici e d’accordo; anzi, alcuni di questi grandi artisti, si rammaricavano di non abitare in condomini, ma in ville e villette, dove avrebbero corso il rischio di cantare soli.

Battuta a parte, è vero che l’Italia sta alla Musica come la Musica sta all’Italia: un vecchio detto che ci sta a pennello e che sicuramente è un binomio unico al mondo.