Il coprifuoco mette ancora a rischio la ripresa economica del Paese.

di Illy Masper

RIVIERA. Il DPCM emesso dal Governo di Mario Draghi, di questi giorni, nel puntualizzare i molti punti e contenuti restrittivi, mette tuttavia in risalto anche una sorta di “coprifuoco” penalizzante perché costringerebbe l’italiano ad essere a casa alle 22,00 della sera, pena multe salatissime. Una grande sciocchezza (scelta scellerata e solo politica) che danneggerebbe ancor piú tutte quelle attivitá commerciali e ricreative che solitamente vanno al di lá dell’orario stabilito che, oltretutto, non ha alcun criterio scientifico. Manifestazioni al chiuso o all’aperto, ristoranti, bar e altre attivitá similari, saranno dunque costrette a mandare via la propria clientela, minimo alle 21,30 per dar modo al povero ed inerme italiano di essere a casa alle 22,00. L’estate é alle porte e tutte le localitá turistiche sono, per questa ragione, in forte agitazione e si mobilitano per costringere il Governo Draghi a rimandare l´ordinanza di chiusura delle 22,00 almeno fino alle 24,00 convinti tutti quanti di non danneggiare niente e nessuno, per due ore in piú. Anche la nostra Riviera, ancora una volta dunque, é alle prese con decisioni avventate di una Roma che decide su una base politica, senza badare alle esigenze del Paese, ormai allo stremo delle forze sanitarie ed economiche. Tre mesi estivi che potrebbero risolvere una buona parte dell’economia turistica, rischia di rinviare tutti i suoi programmi ancora una volta all’anno prossimo, incrementando una volta di piú quel deficit economico che, per altro, lo stesso Governo – a parole – dice di voler difendere. Per questo tutti i Sindaci e lo stesso Governatore Giovanni Toti (nella foto) sono fortemente preoccupati perché non saranno in grado di prendere decisioni sugli eventi e sulle manifestazioni  giá in calendario per i prossimi mesi, ma oggi purtroppo stoppati da quell’assurdo DPCM. Dire che siamo nelle mani di una politica molto poco professionale, potrá sembrare semplicistico, ma purtroppo é la realtá che ci accompagna da troppi anni e, oltretutto, all’orizzonte non si intravedono alternative serie che riportino l´Italia ad essere piú considerata in un’Europa ancora piena di contraddizioni e poco organizzata, comunque, anche lei.