Il plebiscito di Gaetano Scullino a Ventimiglia è un fatto importante per una città che forse rinascerà!
VEMTIMIGLIA. La schiacciante vittoria di Gaetano Scullino (Tano per gli amici), nelle ultime elezioni amministrative del maggio scorso, hanno decretato il suo ritorno a gestire nuovamente (dopo le sue vicissitudini giudiziarie immeritate), e per la seconda volta, la città di frontiera. Un doveroso quanto auspicato ritorno che non deve tuttavia far pensare che possa risolvere da solo i tanti problemi di un’ibrida località ancora da inventare! Che soffre oltretutto la vicinanza di Mentone, diventata importante città europea in tutti i sensi, soprattutto sul piano culturale. A Ventimiglia le cose stanno in maniera diversa, decisamente diversa. Questa è una città ancora disorientata e urbanisticamente parlando tenuta piuttosto male, che avrebbe bisogno di una restyling prima di tutto intellettuale, e sociale, ma soprattutto di un risveglio d’orgoglio. Una città dormiente nell’immobilismo mentale che dura da troppi anni e che, un solo uomo, per tanto capace che sia, non riuscirebbe a sradicare se non con un miracolo dal cielo. Che forse è arrivato, non per capacità migliorata dei ventimigliesi ma grazie ad altre persone oltre che per motivi più grandi, interessanti e convenienti che arrivano dal vicino territorio franco-monegasco. A smuovere le torbide acque ci è voluto di fatto l’intervento economico del Principato di Monaco, poi l’arrivo in zona dell’Olandese Volante (famoso un tempo in Italia), al secolo l’imprenditore Robert Thielen, per far cambiare le cose e ripulire quella bruttura odierna (ma bellissima sul piano urbanistico-culturale) della Città Alta. Certo, tutto parte proprio da Gaetano Scullino prima maniera che ha saputo tessere con intelligenza nel tempo i buoni rapporti, anche personali, con il Principe Alberto (che ama questa parte della Liguria), ma anche l’ex Sindaco, il bravo Enrico Ioculano, che ha sfruttato molto bene l’occasione (compresa quella degli immigrati) e adesso tocca ancora a lui, all’amico di tutti, “Tano” che dovrà concludere le operazioni e far rinascere questo lembo estremo di una sofferente Riviera Ligure. Al Sindaco, all’uomo soprattutto, ci consenta solo una considerazione. Quando sarà il momento di affidare la Comunicazione della città, maturi bene quest’importante questione al fine di non ripetere gli errori del suo ultimo passato amministrativo. Adesso che Ventimiglia è finalmente proiettata ad un più roseo futuro economico, strutturale e commerciale (anche se con almeno vent’anni di ritardo), la città ha più che mai bisogno di comunicare all’esterno quanto di miracoloso le sta accadendo, e farlo con i dovuti strumenti a disposizione che non mancano grazie alle nuove tecnologie: buon lavoro Sindaco, tocca ancora a lei ridare fiducia ai suoi concittadini.
Illy Masper