Il coronavirus fa slittare a dopo l’estate le Elezioni Regionali e Comunali

Di Tiziana Pavone

GENOVA. Arrivano da Roma le tantissime notizie che riguardano le normative atte a combattere l’espandersi dell’infezione del coronavirus; tra le tante arriva anche quella che riguardano le prossime consultazioni regionali e comunalipreviste il 29 maggio prossimo. E’ possibile che questo slittamento non riguarderà solo il Referendum per il taglio dei parlamentari, ma anche quello relativo alle elezioni regionali e comunali.

È una delle misure che in questo momento di crisi sanitaria si trova sul tavolo del Governo, che saranno adottate in base a quelli che saranno gli sviluppi del virus. Al momento non è stato ancora stabilito nulla, tuttavia resta il fatto che la normativa (già pronta in bozza) sarà inserita insieme al provvedimento previsto per le misure di sostegno all’economia, sempre a seguito dell’espandersi del virus.

Per ora “è difficile infatti garantire l’ordinario e uniforme svolgimento della campagna elettorale, su tutto il territorio nazionale“, si legge nella relazione illustrativa del Governo. Quindi, nello specifico, si punta a prevedere la data della fissazione del referendum a 240 giorni dalla comunicazione dell’ordinanza che lo confermerà. Si prorogano quindi tutti gli organi elettivi regionali di Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania e Puglia (quelle regioni dove è previsto il voto), stabilendo la scadenza del mandato in cinque anni e tre mesi. Per cui si interviene sulla “forchetta temporale” per le elezioni dei consigli comunali, previste per il turno annuale ordinario, limitatamente al 2020, fissandola in una domenica compresa tra il 15 ottobre e il 15 dicembre 2020.