Festival o non Festival la cittá potrebbe cadere in default?
di Illy Masper
SANREMO. Che si faccia o non si faccia questo Santissimo Remo Festival i suoi problemi li ha giá abbondantemente creati, soprattutto alla cittá di Sanremo purtroppo, pare, sempre piú vicina al default, Casino compreso: causa Covid, ma non solo. Dunque un presunto ”fallimento” economico annunciato, ma anche amministrativo, perché la classe politica locale non ha saputo gestire questa delicata fase di questo Festival Sanitario, in maniera opportuna, lasciando ogni decisione alla Rai e ai suoi interessi puramente economici. Come fanno, d’altronde, tutte le grandi aziende. Le accuse che si muovono all’Amministrazione Pubblica e al Sindaco Alberto Biancheri (nella foto) in prima persona, sono sostanzialmente quelle di un immobilismo palesato dal fatto che l’organizzazione complessiva del Festival spetta solo alla Rai e non certo alla cittá alla quale, tuttavia, viene sempre chiesta e comunque ottenuta la collaborazione. Ma in un caso come questo, unico ci auguriamo, l’occasione particolare meritava piú attenzione ed era il caso probabilmente di prendere le redini in mano e portare con maggior vigore la Rai ad accondiscendere alle esigenze di una Sanremo che vive di turismo e, dunque, di Festival. Gli stessi Alberghi, Ristoranti e Pizzerie, Commercianti e Artigiani, comunque non hanno saputo esporre – nemmeno loro – le rispettive esigenze in maniera forte, pensando probabilmente, che dovesse essere il Comune a trattare il delicato argomento Festival, che in cittá muove migliaia di addetti ai lavori. Per ora non é stato cosí e gli effetti si vedranno presto, che il Festival si faccia o non si faccia.
In ogni caso l’agonia politica é molto piú vicina di quanto si possa pensare e dopo l’evento Palazzo Bellevue dovrá fare i suoi conti, che non saranno favorevoli, proprio perché é mancata una programmazione e non si é pensato al raggiungimento almeno di un traguardo: sfruttare meglio la situazione. Il Covid poteva essere la grande occasione per cercare di ristabilire un adeguato clima di ripensamento anche strutturale, e prendere atto che risanamento, reinvestimento e programmi, sono alla base di un rilancio effettivo di una cittá che langue, sempre che ci siano uomini o donne giusti da mettere al posto giusto: c’é da chiedersi peró chi potrebbe trovarli e collocarli! L’opposizione per ora stá alla finestra, a guardare (cosa che fa un pó troppo spesso) come finirá questo stress festivaliero. Dopodiché promette di prendere in esame alcune iniziative politiche pronte a sbocciare come la primavera che sta arrivando a dare un pó di luce naturale, speriamo.