Festival delle mie brame, é Lady Gaga la piú “cara” del reame?

Costi altissimi per gli artisti ospiti stranieri

di Marina Orhey


SANREMO. Fare pronostici sui costi del Festival di Sanremo della Rai, che affronterá per questa 72ma edizione, anche solo per gli ospiti italiani o stranieri, é compito molto arduo, pressoché impossibile. Anche perché la tanto acclamata trasparenza, invocata da piú parti, é ancora un tabú pressoché irrisolvibile, nonostante la Guardia di Finanza faccia bene la sua parte. Per il Festival, se parliamo di artisti italiani, tanto quanto mamma Rai se la cava con cifre modeste perché é pur sempre nelle condizioni di proporre alternative ai cachet a volte eccessivi richiesti da quei due o tre impresari (marpioni) teatrali che gestiscono il business sanremese insieme alle Major discografiche che marciano pari passo con quegli stessi manager. Ma quando si parla di invitare ospiti stranieri la questione cambia e allora sono problemi perché si sá bene che i costi, per questi eventuali strangers, volano alle stelle, se poi arrivano dagli Usa sono addirittura guai anche organizzativi e sanitari visto questo momento ancora drammatico. Per febbraio si parla di far arrivare addirittura MadamaLady Gaga la quale, al momento, é sicuramente tra le piú gettonate e richieste in Italia, soprattutto da quando é stata ospite, strapagata, da Fabio Fazio(evidentemente la Terza Rete puó permetterselo). Ma portarla a Sanremo sarebbe altra questione perché sul palco dell´Ariston dovrebbe anche cantare e non soltanto dialogare o far passare un proprio video promozionale. E quí nascerebbero i problemi che riguarderebbero gli sproporzionati costi d´ingaggio artistico, l´organizzazione musicale, con tanto di prove con orchestra, gli alloggiamenti per lei e il suo immenso seguito (a Monte Carlo come nel passato?); insomma tutta una serie di concause che, per cantare soltanto un brano, probabilmente non basterebbero mezzo milione di dollari. Ma poi perché continuare ad avere ospiti cantanti, stranieri compresi, quando nelle cinque serate di Sanremo di canzoni se ne sentono giá a sufficienza? Mai nessuno se lo é chiesto? Non sarebbe piú logico dedicare qualche momento alternativo alle canzoni, ai nostri comici, alcuni dei quali sono bravissimi? Probabilmente il pubblico si divertirebbe ancora di piú, oltretutto la comicitá italiana ha costi accessibili. Amadeus,Direttore Artistico, non vogliamo rubare certo il mestiere a nessuno, ma almeno ci pensi…