Festival: Amadeus Buon Natale, poi pensa all’Ariston!

Di Ilio Masprone

SANREMO. A proposito di quanto ha detto lo scorso giorno, su queste pagine, il grande amico Pippo Baudo, personalmente sono molto d’accordo con lui su tutto, soprattutto sul fatto che Amadeus abbia superato molto bene la sua prima prova del nove sanremese.

A parte la simpatia, dote ormai riconosciuta ampiamente da tutti, la sua capacità di lettura sul gobbo, abbinata al grande senso dell’improvvisazione, sono risultati assolutamente efficaci. Inoltre il “bel ragazzo” sa usare la sua scaltrezza e furbizia in maniera molto intelligente, dimostrando di aver affrontato quel primo piccolo palcoscenico del Teatro dell’Opera del Casinò Municipale, in maniera del tutto naturale, e sarà senz’altro così anche su quello XL del Teatro Ariston.

Anche il suo inedito rapporto con la città, sicuramente consigliato dal suo amico Carlo Conti, pare abbia dato gli esiti sperati: politici e amministratori presenti in sala, tutti soddisfatti della conoscenza, a parte il Sindaco che sembrava stare in un altro teatro. Lo spettacolo è corso via molto rapidamente, anche grazie ai contenuti musicali, davvero pregevoli, e ad alcuni artisti decisamente bravi; quelli che sono passati se lo meritavano quasi tutti, poi bisognerà attendere febbraio per sapere chi andrà avanti e chi andrà a casa, magari per ricominciare subito dopo.

Sanremo punta su almeno uno dei suoi due giovani artisti presenti, arrivati dall’ormai defunto concorso di Area Sanremo: su tutti gli altri, un cantautore in particolare mi ha colpito molto, ma non faccio il nome per vari motivi, compresi quelli scaramantici. Nell’insieme, dunque, tutto ha funzionato e Sanremo può considerarsi fortunata di annoverare, tra le sue lunghe fila, un nuovo Amico dalla faccia sincera, pulita e molto garbata.

Amadeus quindi è pronto per salire sul palco più grande, così come è quasi pronto per tutto il resto. Che poi abbia con sé 10 “concubine”, 22 o 30 artisti più o meno graditi ed altrettanti ospiti importanti e internazionali, importa poco, perché gli occhi saranno puntati molto su di lui:  il resto sarà comunque un bel contorno da vedere e ascoltare con attenzione e, alla fine, anche questo settantesimo grande appuntamento con la musica sanremese avrà sicuramente un felice epilogo, comunque vadano le cose.

Per il momento godiamoci questo bel Natale in tutta serenità, in famiglia e con tante fette di buon panettone e spumante, italiano. Per il Festival ci sarà tempo. Buon Natale anche a te, Amadeus.