E’ arrivato il 2022 e arriverá anche il Festival di Sanremo, nonostante tutto?

Presidente Draghi, salvi lei il Festival della Canzone: basterebbe spostarlo al mesedi marzo proprio come l’anno scorso.

di Illy Masper

SANREMO. Finita la seppur modesta buriana del Capodanno che ha preoccupato un pó tutta l´Italia, adesso cé il timore che abbia un´infinita ripercussione e dolore che continuerá ad allarmare soprattutto la categoria aberghiera e commerciale e non ultimi gli eventi sia all´aperto che al chiuso. Questo vale anche per l´imminente Festival della Canzone di Sanremo, previsto dal primo al cinque febbraio, e un Amadeus, padrone di casa, che non vuol sentir parlare di rinvio o peggio di annullamento, come molti Social vorrebbero. L´anno scorso mamma Rai, preoccupatissima, si era convinta (in forte ritardo) che lo spostamento a marzo era la soluzione migliore e, di fatto, né é venuto fuori un Festival assolutamente accettabile, pur senza pubblico all´Ariston e strade vuote in cittá. Ora, non siamo alle stessa stregua del 2021, tuttavia i contagi che crescono maledettamente, minuto per minuto (e non é finita), dovrebbe mettere nuovamente Rai Uno nella condizione di ragionare (visto che non lo ha fatto fino ad ora), e di riconsiderare, non certo l´annullamento, ma quanto meno uno spostamento nuovamente al mese di marzo, cosí da rendere piú tranquillo tutto il Paese e la Cittá di Sanremo che continua a dipendere da Roma, perché non é in grado di prendere decisioni autonome, tanto meno di assumersi alcuna responsabilitá politica. L´evento é sempre piú vicino, le preoccupazioni aumentano e le disdette negli alberghi sono pesanti, per non arrivare ad un´equa soluzione che possa mettere nella condizione la Tivvú di Stato di tornare a ragionare seriamente e spostare la programmazione. Neppure il rinnovato CDA, che pensa solo ai tagli giornalistici, non tiene evidentemente in grande considerazione la salute degli italiani, tanto meno il conduttore/direttore artistico Ama il quale, comunque, non ha mai avuto certamente questi grandi poteri decisionali. E allora che fare del Festival, correre davvero il rischio di un primo insuccesso per la caparbietá di qualche Solone per niente scientifico? E allora, Presidente Mario Draghi, lo salvi lei questo bel Festival di Sanremo, lo faccia spostare a marzo, probabilmente salverebbe molte situazioni…