Caratterizzare il Ponente Ligure con eventi esclusivi

Un’operazione di marketing ancora poco praticata


Di Giulia Chiuso


PONENTE LIGURE. Con la sua disgraziata presenza, il Covid ha tuttavia messo in evidenza problemi sociali ed economici non indifferenti e non facilmente risolvibili. Fra questi, il tema del turismo é tra i protagonisti e sarebbe urgente sforzarsi di risolvere i problemi ad esso relativi —al di là della Campagna Elettorale in atto per le prossime elezioni regionali. Un aspetto che riguarda tutto il Paese, certo. Nel Ponente Ligure purtroppo sarà un’estate difficile e le nuove norme sulla sicurezza sanitaria non aprono a grandi speranze. Molti puntano già sul futuro, ma la riflessione di oggi é a proposito degli Eventi che animano solitamente le vacanze.

Ci sono cittadine che hanno manifestazioni storiche, e altre no. Forse gli amministratori non ci pensano ed è un peccato, perché poter caratterizzare la propria località identificandola con un evento sarebbe aggiungere un fiore all’occhiello alla città, ma anche un’operazione di marketing continuativo. Qualche esempio. Sanremo ha il Festival della Canzone Italiana; Ventimiglia la Battaglia dei Fiori; Imperia le Vele d’Epoca; Borgio Verezzi il Festival del Teatro; Laigueglia il Festival del Jazz. All’appello tuttavia ne mancano altre, come Alassio (tornerà Miss Muretto?), Bordighera, con il suo ex Festival dell’Umorismo (oggi impensabile trovare un’alternativa?), Loano aveva il Festival del Cabaret; Ospedaletti si era caratterizzata con il Festival della Canzone Dialettale (verrà ripreso?). Certo, ne avremo dimenticati qualcuno, al tempo stesso però sollecitiamo queste località a mettere in atto un proprio Evento che li distingua. Il Ponente sarebbe più appetibile dal punto di vista turistico e altrettanto l’immagine che darebbe all’esterno. Mancano i quattrini? Ma se l’idea e la volontà politica, ci fosse i soldi si troverebbero: basta cercarli dove ci sono.